Infiammazioni causate dall’alluce valgo

Camminare diventa difficile e dolente, le giornate sembrano più lunghe e quando finalmente si torna a casa, il primo pensiero non è preparare la cena o vedere il proprio quiz preferito in televisione, ma togliersi le scarpe per mettere i piedi nel pediluvio per trovare sollievo dalla fatica e soprattutto dalla sopportazione del dolore di molte ore.

Delle volte anche spostarsi dal divano alla cucina, diventa un tragitto di chilometri se non miglia. Se il giorno dopo, si nota una tumefazione all’altezza dell’alluce e se soltanto mettersi, le scarpe diventa una sfida di resistenza, molto probabilmente, si sarà alla presenza dei primi sintomi dell’alluce valgo.

Infiammazioni causate dalla patologia dell'alluce valgoLa formazione dell’alluce valgo è una patologia che colpisce le donne in una percentuale del 98% in più rispetto agli uomini, anche se non più rari sono i casi di bambini affetti dapprima da piattismo poi degenerati in una forma di valgismo con conseguenze anche gravi sulla deambulazione.

Le donne sono maggiormente affette a causa dell’uso di scarpe strette con tacco alto anche di oltre 12 cm o di calze contenitive rispetto a scarpe a pianta larga, che impediscono alle dita del piede di potersi muovere liberamente e quindi provocano indolenzimento muscolare e dolore articolare.

Spesso sono le ballerine di danza classica o i calciatori a essere colpiti, le prime per l’uso di scarpe con la punta e i secondi di scarpe strette. Il medico sportivo dovrà allora consigliare di cambiare modello di calzatura per praticare quegli sport, indossandone della taglia giusta o addirittura se sono evidenti, di sospendere le attività agonistiche per un certo periodo per far passare la disfunzione di cui i piedi sono affetti come le infiammazioni o calli dolorosi.

Sarebbe impossibile allenarsi con gli arti inferiori indolenziti e anche deleterio per i muscoli se dovessero peggiorare, impedendo quindi di poter continuare, in seguito alla cura, a praticare la propria disciplina sportiva.

Uno specialista in ortopedia a quel punto sarà doveroso incontrarlo.

In cosa consiste l’alluce valgo?

La formazione dell’alluce valgo avviene quando l’articolazione della falange del primo metatarso si disallinea, trovandosi così a lavorare in modo asimmetrico e comportando l’usura degli elementi cartilaginei, la cui infiammazione provoca dolore e degenerazione artrosica.

Per la cura, oltre all’uso dei plantari, delle solette e dei tutori nei casi più lievi di deformazione, può farsi necessario intervenire con un’operazione chirurgica concordata col medico ortopedico che avrà portato a termine le dovute visite cliniche e radiologiche.

Purtroppo, la patologia dell’alluce valgo non è quasi mai isolata, bensì è spesso associata a dita a martello, a borsite metatarso-falangea (cosiddetta cipolla o, in inglese, onion) e metatarsalgie.

La patologia dell’alluce valgo, si sviluppa con l’antiestetica “cipolla”, una tumefazione che si forma quando la testa del I metatarso devia verso l’interno, e con le borsiti, delle infiammazioni provocate dallo sfregamento con la superfice della scarpa.

Perché si chiama borsite?

Si tratta di una piccola sacca di siero che si trova tra i muscoli e i tendini sopra le articolazioni.

La sua funzione consiste nel rendere fluido il meccanismo e migliorare così il movimento articolare. Normalmente le sacche sono vuote e quindi le pareti della sacca, si toccano senza quasi mai scorrere l’uno sull’altro; ma quando in seguito ad un’infiammazione o a un trauma sono irritate, queste si riempiono di liquido, provocandone il rigonfiamento, e di conseguenza causando forte dolore.

All’inizio sul piede, la pelle è rossa nell’area colpita da valgismo e, se si dovesse generare una borsite con riversamento al suo interno, allora il dolore diventa quasi insopportabile.

Esistono molte tipologie d’infiammazioni anche non conseguenti all’alluce valgo, come la borsite retro calcaneale o tallone d’Achille, che consiste in uno stato infiammatorio delle borse articolari e tendinee nell’area del calcagno, frequente negli sportivi che caricano sul piede, ma quelle che più frequentemente tendono a infiammarsi sono del ginocchio con la borsite prerotulea, e del gomito co la borsite olecranica.

E’ importante intervenire tempestivamente nel caso di queste tipologie d’infiammazioni perché in seguito non si riuscirà più a camminare e se non trattate, diventa impossibile praticare uno sport, che per un atleta o giocatore agonistico sarebbe difficile.

Che cosa bisogna fare per risolvere questo fastidioso problema?

Bisogna innanzitutto andare dal medico ortopedico che con un’attenta visita stabilirà se si tratta di alluce valgo, lo stato della tumefazione e il grado di infiammazione riportato, in seguito stabilirà le migliori cure o le tipologie di intervento chirurgico a cui sottoporsi.

Nei casi lievi, la principale cura sarà il riposo, che dovrà essere protratto per tutto il periodo dell’infiammazione che può andare da pochi giorni a qualche settimana, anche con eventuale utilizzo di plantari, solette, dispositivi o scarpe ortopediche del tipo Noene.

Per alleviare il dolore provocato dall’infiammazione, molto utile sarà anche l’uso del ghiaccio in una sacca di tela o plastica affinché non vada direttamente a contatto con la pelle colpita, di pomate locali e farmaci antiinfiammatori per os, “per bocca”.

Se il dolore e l’infiammazione non regrediscono in poco tempo, sarà bene consultare nuovamente il medico per valutare se vi sia il rischio di un’infezione, che richiederebbe una terapia antibiotica.

Potrebbe consigliare anche la fisioterapia, con l’utilizzo di ultrasuoni sui tessuti umani che con azione di massaggio cellulare e inter-cellulare ad alta frequenza stimolano il movimento del piede, o i cri ultrasuoni o anche la magnetoterapia.

Nel caso in cui il dolore e la tumefazione siano notevoli e resistenti alle terapie adottate, il medico potrà drenare la borsa, cioè svuotare il sacco, e, se vi fosse un’infezione, utilizzare il liquido estratto per eseguire un esame colturale, con eventuale antibiogramma, un’analisi per trovare l’antibiotico più adatto e, decidere così di introdurre un antiinfiammatorio, probabilmente il cortisone all’interno della borsa. In caso di persistenza del problema la terapia chirurgica si renderebbe inevitabile.

Le dovute visite dal medico ortopedico, quindi eviterebbero molti problemi e permetterebbero di poter prevenire eventuali problemi conseguenti all’alluce valgo come le metatarsalgie, le dita a martello, le dita in griffe o il neuroma di Morton, patologie debilitanti e dolorose che impedirebbero di poter deambulare tranquillamente.